AURICOLOTERAPIA

Auricoloterapia
dalle neuroscienze alle applicazioni cliniche

a cura del dott. Michele Acanfora

Medico Chirurgo

seminario in presenza riservato ai Medici, Odontoiatri, Veterinari

Bologna | 13 luglio 2024

 

Immaginate il padiglione auricolare come la tastiera di un computer, in cui ogni tasto corrisponde ad un organo o ad una funzione. In realtà, non è solo una tastiera ma è anche uno schermo, quindi, in ultima analisi, non tanto differente dal touchscreen di un cellulare. Sul padiglione si proiettano infatti informazioni dall’intero organismo, e viceversa: questo fa sì che l’orecchio diventi sede di processi diagnostici e terapeutici, di minima o nulla invasività. Una vera e propria “stanza dei bottoni”, per chi sa trovare la porta ed entrarci.

L’orecchio, quindi, non è soltanto un dispositivo percettivo, ma anche una porta d’accesso al sistema nervoso: il padiglione auricolare è infatti in connessione, attraverso il nervo Vago, Trigemino, Faciale, Glossofaringeo, Grande Auricolare, con strutture neurali importanti, quali i nuclei troncoencefalici e la Formazione Reticolare.

Essendo l’organismo un sistema complesso, altamente integrato e interconnesso, stimolazioni specifiche di piccole aree del corpo possono produrre effetti a distanza o sistemici, influenzando funzioni corporee, stati emotivi e processi cognitivi. La comunicazione tra diverse parti, come abbiamo già visto, può avvenire attraverso vie neurali, ormonali, biochimiche e biomeccaniche. L’organizzazione del corpo presenta molte di queste aree che, in modo direi olografico, costituiscono rappresentazioni somatotopiche dell’intero organismo. 

Queste aree, significative in senso diagnostico o terapeutico, sono definite microsistemi. In quanto microsistema, l’orecchio offre una mappatura di organi, sistemi e funzioni organiche, con connessioni bidirezionali: il disturbo un organo specifico si proietta su un punto specifico del padiglione auricolare, mentre la stimolazione di quel punto può produrre cambiamenti nella parte corrispondente del corpo. Inoltre, queste connessioni interessano anche le strutture cerebrali, con attivazioni corticali specifiche, dimostrate con tecniche di imaging funzionale.

È comprensibile che per la maggioranza dei Colleghi e dei profani l’orecchio esterno possa essere considerato solo e soltanto un organo per l’udito, e che non sia affatto ovvio che l’orecchio possa essere correlato a qualsiasi altra condizione di salute, come il mal di schiena o la dipendenza da fumo o la depressione. È bene sapere che l’Auricoloterapia è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha curato anche la classificazione e la nomenclatura dei punti, e che ormai è convalidata da un gran numero di studi scientifici, in continuo aumento (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=auriculotherapy).

A differenza dell’Agopuntura, che richiede necessariamente l’acquisizione dei concetti della Medicina Cinese e delle leggi che ne stanno alla base, con un pluriennale training formativo, l’Auricoloterapia si basa su una visione neuroscientifica ed è abbastanza immediata nella sua applicazione. I 196 punti del padiglione auricolare sono ormai ben mappati, confermati alla Risonanza Magnetica Funzionale. 

L’Auricoloterapia, quindi, si pone come sistema terapeutico a sé stante rispetto all’Agopuntura, per cui non è necessario conoscere questa per comprendere e praticare l’Auricoloterapia. Potrebbe sembrare una “agopuntura dell’orecchio”, come usualmente viene riportata, ma questo solo in apparenza.

Oltre ad avere un vasto campo di indicazioni, è il complemento ideale di qualunque altra tecnica terapeutica:

  • per aprire una seduta, “ripulendo” il quadro dei sintomi e sgombrare il campo per un intervento più selettivo e mirato
  • per tranquillizzare il paziente prima di una procedura
  • per facilitare la percezione corporea
  • per sbloccare meccanismi posturali disfunzionali, di impedimento alla risoluzione dei sintomi
  • infine, per chiudere una seduta di trattamento, con una segnalazione neurologica in linea con il processo di guarigione

 

Questo corso è riservato a Medici, Odontoiatri e Medici Veterinari. 

 

 

PROGRAMMA

 

  • Embriologia ed innervazione dell’orecchio esterno.
  • Il padiglione auricolare come microsistema.
  • Morfologia del padiglione auricolare.
  • Mappe auricolari a confronto.
  • Interpretazione neurofisiologica della rappresentazione somatotopica.
  • Evidenze scientifiche.
  • Diagnostica auricolare.
  • Metodi di stimolazione dei punti auricolari:
    • ago a secco
    • anestetico locale
    • fotobiomodulazione
    • pressione meccanica
    • segnali elettrici.
  • Le indicazioni in Medicina Interna, in Neurologia e in ambito Osteo-artro-muscolare.
  • L’Auricoloterapia nel disturbo psicoemotivo.
  • Il trattamento delle dipendenze: protocollo NADA.
  • Precauzioni e controindicazioini.
  • La personalizzazione del trattamento.
  • Integrazione con altri sistemi terapeutici.
  • Prove pratiche in vivo e su modelli.

 

ORARI

09:00 – 18:00

SEDE

Best Western City Hotel
Via Ambrogio Magenta  |   Bologna

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

300 euro + IVA

LA QUOTA COMPRENDE

  • partecipazione al seminario
  • materiale didattico online, visionabile senza limiti di tempo, continuamente aggiornato ad ogni edizione dell’evento
  • attestato di partecipazione

 

INFO E ISCRIZIONE

Segreteria Organizzativa:
360GradiEventi srls
Claudia Boni 338/6250217
Manuela Bottazzi 348/5210031
info@360gradieventi.info
www.360gradieventi.info

Profilo del trainer:

DOTT. MICHELE ACANFORA | TERAPIA MEDICA INTEGRATA

Il dottor Michele Acanfora si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1988, presso l’Università degli Studi di Napoli.
Consegue il Diploma in Medicina Omeopatica presso la L.U.I.M.O. Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica.
Consegue il perfezionamento in Medicina Olistica, presso l’Università degli Studi di Urbino.
In seguito un Master di II livello in Ottimizzazione NeuroPsicoFisica® e CRM Terapia®, presso l’Università degli Studi di Firenze, e un Master di II livello in Ossigeno-Ozono Terapia, presso la Seconda Università degli Studi di Napoli.
È formatore per l’Educazione Continua in Medicina su l’Ozonoterapia Funzionale e la Terapia Neurale.
È docente presso la Scuola Italiana di Terapia Neurale.

Si definisce un “medico eclettico”, a cui stanno strette definizioni ed etichette. La tipologia dei pazienti che assiste è estremamente varia, come è vario l’approccio personalizzato a ciascun paziente: questo deriva dall’aver sviluppato molteplici strumenti operativi, tutti orientati al ripristino dell’autoregolazione dell’organismo: Omeopatia, Auricoloterapia, Agopuntura, Fitoterapia, Fotobiomodulazione, Terapia Neurale, Ozonoterapia. Crede fortemente nell’integrazione delle varie discipline, la cui sinergia permetta di giungere in tempi rapidi al risultato ottimale.

Esercita la libera professione a tempo pieno nelle città di Salerno e Padova.

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